UFFICIO PROPRIO DEL BEATO PIETRO VIGNE SACERDOTE-MISSIONARIO-FONDATORE
Beatificato dal papa San Giovanni Paolo II
Il 3 Ottobre 2004
Festeggiato l’8 Luglio
GIOVEDI DOPO LA DOMENICA DELLA SANTISSIMA TRINITÀ – Santissimo Corpo e Sangue di Cristo : Solennità Festa titolare
8 MAGGIO – Nostra Signora del Santissimo Sacramento : Memoria facoltativo
8 LUGLIO – Beato Pietro VIGNE : Presbitero, fondatore Festa
22 LUGLIO – Sta Maria Madalena : Patrono Festa
Pagina 3 di 5
Deus, qui beatum Petrum Vigne, presbyterum,
caritatis Christi in sacrificio crucis patientis
et sub signis sacramentalibus latentis
eximium praedicatorem constituisti.
Concede nobis, ejus intercessione,
haec mysteria contemplantibus,
investigabiles divitias salutis pauperibus evangelizare.
Per Dominum Jesum Christum…
O Dio che hai costituito il Beato Pietro Vigne, sacerdote,
insigne predicatore della carità di Cristo,
sofferente nel sacrificio della croce
e nascosto nei segni sacramentali,
per sua intercessione, concedi a noi
che contempliamo questi misteri,
di annunciare ai poveri le richezze inesaurabili della salvezza.
Per il nostro Signore…
Sacerdote, fondatore
Pierre Vigne est né à Privas le 20 août 1670. Formé par les Sulpiciens au Séminaire de Viviers, il a été ordonné prêtre à Bourg Saint Andéol par l’évêque de Viviers. Après un court ministère paroissial à Saint-Agrève, il entre chez les Lazaristes avec lesquels il se prépare à la vie de missionnaire à l’école de St Vincent de Paul. Il y reste quelques années, puis continue à prêcher des missions selon sa propre méthode de pastorale. Passionné de Jésus Christ mourant sur la Croix et présent dans l’Eucharistie, par amour pour nous, il parcourt le Vivarais et le Dauphiné, surtout les campagnes, en annonçant Jésus-Christ, en érigeant des chemins de Croix. En 1715, il fonde la Congrégation des Sœurs du Saint Sacrement à Boucieu le Roi où il résidait et qui faisait alors partie du diocèse de Valence. Il est mort au cours d’une mission, à Rencurel, dans le Vercors, le 8 juillet 1740. Son corps fut ramené à Boucieu où il repose dans l’église.
Estratto da “Heures Nouvelles di Pietro Vigne 1737 – I, pp. 155-161
“Angeli tutti dei cieli, venite ad ammirare la Bontà del vostro Sovrano, del vostro adorabile Sole e del grande Mediatore tra Dio e gli uomini. Venite ad adorarlo per noi si questo Altare in cui sta arrivando. Ed eccolo che viene nella sua grandezza e sovrana perfezione, come per annientarsi per adorare Dio suo Padre Ecco dunque il suo bel memoriale del suo sacrificio sul Calvario! Ecco, ci viene annunciata quella Passione tanto dolorosa, quel Corpo sacro in questa Ostia, e il suo Sangue nel calice, inseparabilmente unito al suo Corpo. O Gesù, non potrò mai dimenticare la tua passione e la tua presenza su questo Altare; ti porterò per sempre impresso nella mia memoria: “Fate questo in memoria di me!”.
Non devo io dunque ammirare la tua umiliazione, o Gesù, e la profonda obbedienza che tu hai rivelato fino alla morte di Croce? Il mio spirito e il mio cuore saranno sempre uniti a te: voglio imitarti sempre.
Eterno Padre, ecco il Figlio tuo innalzato verso te. Quando questa Ostia sacra è innalzata, innalza anche il nostro spirito e il nostro cuore verso te. Fa che tutti i nostri affetti siano orientati verso il luogo in cui si trova il nostro tesoro che altro non è che te.
O Gesù, che per amore della nostra salvezza sei stato innalzato sulla Croce, domanda al Padre le grazie che ci sono necessarie e che tu ben conosci. Ed ora, prostrati dinanzi a te, noi ti adoriamo! L’umiltà del nostro spirito è più grande di quella del nostro corpo che si prostra.
O anima del mio Redentore, vieni ad animare l’anima mia!
O Sangue prezioso, vieni a santificarmi!
O offerta amabilissima, accetta che mi unisca a te affinchè il Padre tuo mi guardi con benevolenza.
Aiutato dalla tua grazia, o Gesù mio Salvatore, mai dimenticherò la tua beata Passione, causa della mia felicità. Mai dimenticherò la tua gloriosa Risurrezione che mi fortifica nella fede e nella speranza di risorgere come te. Mai dimenticherò la tua Ascensione che mi ha tracciato il sentiero della mia felicità. Il tuo Sacramento mi propone questi misteri e in esso io li adoro.
Di grazia completa in noi la tua opera grande affinchè possiamo lodarti eternamente per i doni che tu ci dai e che noi ti offriamo..
Responsorio breve: Cf Salmo 33 (34), 9°; Ef. 2,5
R/ Gustate e vedere quanto è buono il Signore
*Ci ha amati di un amore immenso.
V/ Cristo ha dato agli uomini il pane degli Angeli
*Ci ha amati di un amore immenso,
Festeggiato l’8 Luglio
Prima Lettura: (1Cor. 1,18-25)
Dalla Prima lettera di San paolo Apostolo ai Corinzi
La parola della croce infatti è stoltezza per quelli che vanno in perdizione, ma per quelli che si salvano, per noi, è potenza di Dio. Sta scritto infatti: Distruggerò la sapienza dei sapienti e annullerò l’intelligenza degli intelligenti. Dov’è il sapiente? Dov’è il dotto? Dove mai il sottile ragionatore di questo mondo? Non ha forse Dio dimostrato stolta la sapienza di questo mondo? Poiché, infatti, nel disegno sapiente di Dio il mondo, con tutta la sua sapienza, non ha conosciuto Dio, è piaciuto a Dio di salvare i credenti con la stoltezza della predicazione. E mentre i Giudei chiedono i miracoli e i Greci cercano la sapienza, noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, predichiamo Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio. Perché ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini.
Prima lettura: (Is. 52, 7-10)
Come sono belli sui monti i piedi del messaggero di lieti annunzi
che annunzia la pace, messaggero di bene che annunzia la salvezza, che dice a Sion: «Regna il tuo Dio». Senti? Le tue sentinelle alzano la voce, insieme gridano di gioia, poiché vedono con gli occhi il ritorno del Signore in Sion.
Prorompete insieme in canti di gioia, rovine di Gerusalemme, perché il Signore ha consolato il suo popolo, ha riscattato Gerusalemme. Il Signore ha snudato il suo santo braccio davanti a tutti i popoli; tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio.
Salmo responsoriale (Sal. 95)
Rit/ Annunziate in mezzo ai popoli le meraviglie del Signore
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore da tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.
Annunziate di giorno in giorno la sua salvezza,
in mezzo ai popoli raccontate la sua gloria,
a tutte le nazioni dite i suoi prodigi.
Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.
Dite tra i popoli: «Il Signore regna!».
Sorregge il mondo, perché non vacilli;
giudica le nazioni con rettitudine.
Acclamazione al Vangelo (Cf Mt 25,45)
Alleluia, Alleluia!
Beato il servitore fedele, al quale il padrone ha dato autorità sulla sua casa per distribuire il cibo al tempo opportuno.
Alleluia, Alleluia!
Dal vangelo secondo Luca (4,14-22)
Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano grandi lodi. Si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto:
Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio,per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore.
Poi arrotolò il volume, lo consegnò all’inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. Allora cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi». Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è il figlio di Giuseppe?».
Dal vangelo secondo Luca (9,12-17)
Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla, perché vada nei villaggi e nelle campagne dintorno per alloggiare e trovar cibo, poiché qui siamo in una zona deserta». Gesù disse loro: «Dategli voi stessi da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C’erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai discepoli: «Fateli sedere per gruppi di cinquanta». Così fecero e li invitarono a sedersi tutti quanti. Allora egli prese i cinque pani e i due pesci e, levati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero alla folla. Tutti mangiarono e si saziarono e delle parti loro avanzate furono portate via dodici ceste.
Dal Vangelo secondo Luca (24,13-35)